Redazione
Alcuni avvenimenti degli ultimi anni dimostrano una crescente tensione, che sfocia in molti casi in conflitto aperto, tra la legge, come atto normativo e principio di legalità di uno Stato di diritto, e alcuni fondamenti di una democrazia e cioè la libertà individuale, la giustizia sociale, la rappresentanza come produzione di forma politica. Siamo consapevoli che questa tensione ci sia stata anche in periodi passati ma oggi è aggravata da una crisi verticale dell’agire politico che non riesce più a mediarla anzi si limita a rispecchiarla. Ci riferiamo, per fare solo alcuni esempi, alla crescente immigrazione illegale che, per sfuggire alla fame o alle guerre, non riconosce i confini degli Stati e, di conseguenza, viola le leggi del Paese di destinazione; alla espansione metropolitana sempre più estesa e senza rispetto per alcuna regola o piano e che riduce il territorio a spazio indifferenziato nel quale si depositano volumi edilizi di qualsiasi forma e tipologia; allo scontro sulla emergenza sanitaria e sulla obbligatorietà del green pass accusati di ledere la libertà individuale; alla vicenda di Mimmo Lucano che come una moderna Antigone disconosce le leggi dello Stato per seguire quelle universali e assolute dell’etica che impongono solidarietà e inclusione; alla questione della identità di genere motivata “da ciò che si è o si afferma di essere e non da ciò che si fa attraverso una costruzione politica di pratiche condivise”; ma ci riferiamo anche ai desideri e alle emozioni che non vogliono responsabilità e ostacoli nella ricerca della loro soddisfazione e che sempre più, in una società individualista e dominata dalla cultura del consumo, diventano essenziali e imprescindibili nella vita di uomini e donne. La società si è trasformata in un fascio di forze disordinate, in un insieme caotico di conflitti che non garantiscono più una forma politica. Una moltitudine di ribelli sembra popolare i nostri territori. Quello che ci proponiamo di fare è dunque una riflessione sulle ragioni di questa sconnessione partendo innanzitutto da ciò che sta accadendo sul territorio urbano che è il terreno di ricerca privilegiato dal dottorato.
Su questi temi, il dottorato in Ingegneria dell’Architettura e dell’Urbanistica, curriculum Tecnica Urbanistica (Sapienza Università di Roma), con la partecipazione e la collaborazione delle riviste archphoto, Asfalto Magazine, Machina, OperaViva, terzogiornale, Tracce Urbane, Roots e Routes, La Città Invisibile, organizza il 7 dicembre dalle ore 15.30 alle ore 19.00 un seminario dal titolo Sul territorio: la crescente tensione tra legalità, libertà e giustizia sociale. Il seminario avverrà in streaming: https://uniroma1.zoom.us/j/83102522136
Introducono:
Maria Argenti (coordinatrice del dottorato)
Carlo Cellamare (coordinatore del curriculum)
Massimo Ilardi (Asfalto Magazine)
Intervengono: Giovanna Ferrara (OperaViva), Rino Genovese (terzogiornale), Viviana Gravano (Roots e Routes), Emanuele Piccardo (archphoto.it), Ilaria Agostini, Enzo Scandurra (Machina), Giuseppe Scandurra (Tracce urbane), Francesca Conti, Ornella De Zordo (La Città Invisibile)
Segue dibattito
Coordina: Alfonso Amendola