Emanuele Piccardo
How will live together? Ci chiede Hashim Sarkis il curatore della Biennale di Architettura di Venezia. La domanda è incompleta. Questo non è un periodo storico normale, siamo in piena crisi pandemica ma per lui e l’istituzione Biennale non sembra così. Una biennale nata vecchia (prevista per il 2020) che a un anno di distanza non ha saputo riflettere sui cambiamenti che il Covid ci ha imposto, nello spazio pubblico e nello spazio domestico. L’esplosione dello spazio domestico delle nostre case, appartamenti, alloggi, ha influenzato, con la complicità delle piattaforme digitali di streaming, la nostra quotidianità proiettandoci in un mondo parallelo, diverso da quello abituale.
Gli architetti-alchimisti hanno invaso Arsenale e Giardini con le loro pozioni magiche a base di alghe ed esseri viventi non umani che predicono la salvezza della Terra. Ma quali sono le ricadute nell’architettura? Gli architetti si sono trasformati in scienziati? La ricerca che fine ha fatto?Non pervenuta. Qua e là brandelli di progetti interessanti, un grande minestrone della Valle degli Orti, con ingredienti troppo orientati al politicamente corretto. Eppure sembra necessario accontentare ed includere tutti, anche se emerge una grande confusione teorica nel lavoro di Sarkis. Voleva fare la biennale sul senso della comunità, ma anche sulla sostenibilità, ma anche sul cambiamento climatico, ma anche sulla resilienza. Includere tutti, molti, troppi architetti, più preoccupati di fare la bella installazione dal sapore artistico, che avere un tema e declinarlo attraverso sottotemi coerenti, in spazi iper dilatati come le infinite corderie dell’Arsenale. Portoghesi, il postmoderno, aveva compreso che ci voleva una idea forte e soprattutto chiara per fare la biennale di architettura e prima di lui Germano Celant aveva mostrato che non doveva esserci differenza tra arte e architettura, discipline sorelle. Invece no, nel nuovo secolo separiamo tutto come se il Bauhaus, che aveva formato i giovani sulla intersezione disciplinare, non fosse esistito.