Massimo Ilardi

Se ci fosse ancora qualcuno che pensa che l’origine della politica non sia nell’armonia ma nel conflitto sociale oggi invece demonizzato dalle stesse forze che si autodefiniscono politiche ma che in realtà sono invase, come nel caso di quelle di ‘sinistra’, da logiche etiche; e se ci fosse qualcuno che ritiene che sia la politica a dover decidere e governare e non l’economia con l’agenda dei suoi tecnici; e se ci fosse qualcuno che considera l’attuale ceto politico insipiente e incapace di governare dato che nel giro di pochi anni è stato costretto per ben due volte a delegare, pur senza alcun consenso popolare, alla presidenza del consiglio due insigni economisti per cercare di risollevare le sorti del paese Italia; e se ci fosse qualcuno, inguaribile nostalgico, che crede ancora che il voto significhi una forte scelta di parte e invece si ritrova davanti ad ammucchiate di partiti dove le differenze sono accessorie e le alleanze, che si disfano e si ricompongono nel giro di qualche ora, sono un optional dettate non da scelte politiche ma dalle convenienze elettorali del momento; e se ci fosse qualcuno che reputa fortemente che uno dei compiti della democrazia sia quello di rispettare e difendere le idee di tutti soprattutto quelle che non si schierano con i luoghi comuni dettati dalla maggioranza, e si ritrova invece ad essere accusato, con ripercussioni anche gravi in alcuni casi, dall’establishment politico-culturale, che pretende che tutti siano allineati e coperti dietro le sue disposizioni, di antisemitismo quando si dichiara contrario alla politica israeliana di occupazione dei territori, di antiatlantismo quando rimane neutrale nella guerra tra Russia e Ucraina perché vuole capire aldilà della pandemia mediatica e di quella idiozia fanciullesca che si appella ai “senza se e senza ma”, di antieuropeismo quando mette in dubbio le scelte attuali dell’Unione Europea come nel caso delle sanzioni decretate alla Russia che stanno invece giovando alla Russia stessa e agli USA mettendo invece in ginocchio le economie dei paesi europei; se ancora ci fosse questo qualcuno per chi, secondo voi, dovrebbe votare il 25 settembre? Oppure dovrebbe farsi una salutare passeggiata autunnale?